Copa e Cogeca: vendemmia stabile in Italia, cresce la Francia rispetto al 2021. Tutti gli altri Paesi produttori europei registrano un calo delle rese.
Copa e Cogeca – associazioni degli agricoltori e delle cooperative agricole dell’Unione europea, prevedono che la produzione vinicola in Europa rimarrà abbastanza stabile rispetto all’anno scorso, con sostanziali disparità a livello nazionale a causa della siccità e delle alte temperature registrate nei mesi primaverili ed estivi. Infatti l’impatto della siccità e delle temperature torride registrate, hanno portato ad una vendemmia affrettata e a rese più ridotte. Nota positiva è che la situazione fitosanitaria dell’uva è ottima.
Si prevede che i tre più grandi paesi produttori, Italia, Francia e Spagna, produrranno 130 milioni di ettolitri, cifra che rappresenta un leggero aumento (+1,1%) rispetto al 2021. Nella maggior parte degli altri Paesi produttori si registra un calo delle rese. Chiaramente i numeri previsti potrebbero variare viste le condizioni climatiche che definiranno la raccolta delle varietà d’uva a maturazione medio-tardiva.
Italia – Si prevede una produzione stabile nonostante le condizioni meteorologiche avverse, ossia siccità e alte temperature
Francia – A seguito di una vendemmia molto scarsa nel 2021, decimata dalle gelate primaverili, si prevede un sostanziale aumento per la produzione vinicola 2022, calcolato intorno al 16,2% rispetto all’anno scorso. La raccolta è iniziata prima del solito a causa delle alte temperature.
Spagna – I vigneti sono stati colpiti da temperature torride e dalla conseguente siccità, subendo un calo di produttività del 10,5% rispetto allo scorso anno. La raccolta è stata anticipata di due-tre settimane a causa delle condizioni meteorologiche che hanno contribuito alla formazione d’uva sana e di buona qualità.
Portogallo – Il Portogallo subisce una forte diminuzione produttiva pari al 9%, rispetto all’anno precedente, dovuta anche qui alla scarsità delle risorse idriche e delle alte temperature che limitano la maturazione delle uve.
Ungheria – Drammatica situazione, siccità sia in inverno che in estate, si prevede un calo di resa vicino al 20%.
In merito alle previsioni, Luca Rigotti, presidente del gruppo di lavoro “Vino” del Copa -Cogeca, ha commentato;”Anche se non è stata abbondante, la raccolta del 2022 è stata ampiamente salvata grazie agli sforzi dei viticoltori. Tuttavia, quest’anno rimane difficile per l’intero settore, l’aumento dei costi di trasporto, vetro, cartone, prodotti fitosanitari ed energia ha ulteriormente inasprito la situazione caratterizzata da costi di produzione già alti. Vengono così erosi ancor più i margini dei produttori.”